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Campagna nazionale a sostegno delle vittime di Stato colpite da Ludopatia

Campagna nazionale a sostegno delle vittime di Stato colpite da Ludopatia

Autore: Il Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 02/03/2015 14:59:09

Gioco d’azzardo. Fino a pochi anni fa, in Italia era considerato illegale. Non che non esistessero bische e luoghi dover poter sperperare denaro sul nostro territorio, il Casino di Venezia è un esempio di come si predichi bene e si razzoli male.

L’allarme nasce dal momento in cui nel 2007 abbiamo iniziato a percorrere la strada della crisi economica. Parallelamente a essa, lo Stato italiano ha pensato bene di liberalizzare il gioco d’azzardo per “dare una speranza ai disperati”. Credo che non possa esistere aberrazione peggiore di questa.

Anziché sostenere le fasce deboli negli anni della recessione economica, lo Stato fornisce ampie possibilità di divenire ancor più disperati. Non basta: oltre che disperati, anche malati. Di Ludopatia, la patologia che aggredisce chi diviene schiavo dei giochi, siano essi online o dal vivo. Tutto alimenta una sola possibilità: rovinarsi.

Ad arricchirsi, manco a dirlo, gestori delle slot machine e Stato italiano che, come si sa da recenti notizie di cronaca, ha permesso alle 10 agenzie che controllano e gestiscono le slot sul nostro territorio, non solo di non collegarsi al sistema fiscale nazionale ma anche, di non pagare l’esorbitante multa generata proprio dall’evasione fiscale realizzata. Si parla di una multa di ben 2,5 miliardi di euro che in un secondo momento è stata “sanata” abbattendone l’entità a meno di un quinto. Soldi che poi, non sono mai stati versati nelle casse dello Stato.

L’Italia è ai primi posti su scala mondiale per ciò che riguarda le cifre giocate ogni anno. Si parla di 80 miliardi di euro giocati annualmente. 80 miliardi che dalle tasche degli italiani volano in quelle dei gestori dei giochi e nelle casse dello Stato

E’ quindi molto chiaro ciò che accade da anni: lo Stato consente enormi possibilità di evadere il Fisco a chi ha volumi di affari miliardari, ma uccide il piccolo contribuente fornendogli anche altri modi oltre la crisi economica per impoverirsi e ridursi alla disperazione.

Ricevo molte mail da persone letteralmente disperate per essere cadute nel girone infernale del gioco d’azzardo. Persone che si sono indebitate paurosamente, che hanno perso la casa e spesso la famiglia. Tutto ciò causato dalla liberalizzazione del gioco d’azzardo e dall’istigazione a giocare che lo Stato realizza da alcuni anni. Aberrante poi, che una volta creata la dipendenza dal gioco in milioni di cittadini, lo Stato parli di come “curare” i malati di Ludopatia.

Uscire da questo girone infernale si deve e si può. Ogni singolo giocatore sa perfettamente come funziona: è sempre il banco a vincere. Quasi nessuno fa il conto reale di ciò che si è perso. Si pensa sempre alle piccole vincite che fanno vedere un solo rovescio della medaglia, ma se si verificassero attentamente le cifre impiegate per giocare, ci si renderebbe conto immediatamente di come il miraggio della “vincita milionaria che ti cambia la vita” è solo uno dei tanti slogan che si insinuano nei neuroni stabilmente, facendo perdere ogni contatto con la realtà.

Attraverso questa Campagna, vogliamo entrare in contatto col maggior numero di cittadini che sentono la necessità di uscire dal vizio del gioco d’azzardo e che abbiano intenzione di unirsi per chiedere un risarcimento dei danni allo Stato che ha operato in maniera da creare milioni di vittime del gioco.

Solo se si vuole si può uscire da questo problema che sta divenendo di proporzioni gravissime.

Non è continuando a giocare che si otterrà l’agognata rivincita: si vince smettendo di giocare.

Tutti coloro che vogliono partecipare attivamente a questa Campagna, raccontando la loro storia che potrà essere pubblicata (anche in forma anonima) sul nostro giornale e creando un gruppo di persone con le medesime problematiche, che attraverso noi potranno diffondere questo tema fino a farlo giungere alle Istituzioni, possono contattarci alla mail: info@gliscomunicati.it mettendo nell’oggetto “Campagna contro il gioco d’azzardo”

Se volete, potete anche firmare e far firmare la petizione che abbiamo creato. Vi basterà accedere attraverso il box che trovate qui sotto senza dimenticare che, per validare la vostra firma, dovrete cliccare sul link che riceverete sulla posta elettronica

 

 

 

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